I Boschetti (Buschetti o Boschetto) furono una nobile famiglia modenese.
Stemma della famiglia Boschetti
Blasonatura
Inquartato: nel 1º e 4º d'oro, all'aquila bicipite di nero, coronata dello stesso; nel 2º e 3º fasciato d'argento e di rosso, col capo d'azzurro; sul tutto di rosso, alla graticola di nero.
Capostipite fu Gherardo (XII secolo), che sposò Adelasia, forse figlia del conte Ugo di Sabbioneta. Da Albertino III Boschetti (XV secolo) derivò la linea comitale dei conti di San Cesario.
Beato Alberto Boschetti (?-1264), vescovo di Modena[1]
Gherardo Boschetti (?-1285), capitano del popolo di Parma, Perugia e Bologna
Filippo Boschetti (?-1290), vescovo di Modena, offrì la signoria della città agli Estensi.
Corrado Boschetti (?-1301), capitano del popolo di Reggio
Bonadamo Boschetti (?-1313), vescovo di Modena
Albertino I Boschetti (XIV secolo), fece edificare il castello di San Cesario nel 1368
Albertino II Boschetti (?-1428), patrizio di Modena, signore di San Cesario investito dal papa il 26 marzo 1404[2]
Gianfrancesco Boschetti (1479-1557), capitano di Lodovico il Moro, comandante dell'esercito del duca Alfonso I d'Este, commissario generale in Garfagnana
Albertino III Boschetti (XV secolo), patrizio di Modena, signore e conte di San Cesario investito da Leonello d'Este il 28 maggio 1446
Albertino V Boschetti (1450-1506), condottiero
Giacomo Boschetti (1471-1509), condottiero
Isabella Boschetti (1502-1560), nobildonna, amante del duca di Mantova Federico II Gonzaga
Baldassarre Boschetti (1542-1581), condottiero, capitano di Carlo IX di Francia e governatore militare di Avignone
Paolo Emilio Boschetti (1546?-1612), conte palatino, cavaliere dell'Ordine di San Michele
Pier Conte Buschetti (XVII secolo), Governatore del Ducato d’Aosta
Baldassarre Boschetti (XVIII secolo), segretario di lettere del duca Rinaldo d'Este
Luigi Boschetti (1775-1855), matematico
Possedimenti
Villa Boschetti, San Cesario sul Panaro. Fu il palazzo feudale dei conti Boschetti, edificato nel XV secolo e trasformato in villa nel secolo successivo.
Villa Freto, Modena. Fu residenza di un ramo patriziale della famiglia fino a inizi Novecento.
Castello di Montegibbio, frazione di Sassuolo, nel Seicento, fu feudo del ramo marchionale della famiglia.[3]
Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili o notabili italiane estinte e fiorenti, Bologna, A. Forni, Vol.1, SBNIT\ICCU\RAV\0179678.
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