I Lombardo (o Lombardi) sono una famiglia nobile di Lucera (FG), originaria di Venezia passata nel Regno di Napoli nel 1239 a seguito di Federico II dopo la battaglia di Cortenuova.
Stemmi della famiglia Lombardo
Primogenito
Di rosso al leone d'argento
Stemmi della famiglia Lombardo
Partito d'oro e d'azzurro al leone dell'uno nell'altro
Lombardo
Stato
Regno di Napoli Regno delle Due Sicilie Regno d'Italia
Titoli
Barone di Flumeri e Trevico (2 dicembre 1384)
Barone di Castelluccio dei Sauri (22 agosto 1462)
Barone di Roseto (1579)
Barone di Troia (1583)
Barone di Casalnuovo (1586)
Barone di Monterotaro (1586)
Barone di Gambatesa (1586)
Barone di Apricena (1591)
Conte di Gambatesa (1592)
Marchese di Roseto (1603)
Marchese di Tufillo (1627)
Patrizio di Lucera (1694)
Barone di San Chirico (27 maggio 1727)
Manuale
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Storia
Secondo Biagio Aldimari e altri scrittori di famiglie nobili del regno di Napoli, i Lombardo si trasferirono nel 1239 da Venezia nelle Puglie con il cavalier Antonio, tra gli ostaggi di Federico II dopo la battaglia di Cortenuova (1238).
A Venezia godevano del patriziato, la famiglia era tra quelle comprese alla Serrata del Maggior Consiglio nel 1297 e avevano case palazziate nella parrocchia di San Gervaso e Provaso, oggi calle Lombardo.
Secondo alcuni critici della Divina Commedia, apparteneva a questa famiglia Marco Lombardo, cavaliere Veneziano citato nel Purgatorio al canto XVI.
Si insediarono dapprima nel Principato Ultra dove furono infeudati nella persona del Cavaliere Omaco della baronia di Trevico e Flumeri per servigi resi a Carlo III di Durazzo con privilegio del 2 dicembre 1384[1].
Carlo, figlio o nipote del barone Omaco si trasferì a Troia agli inizi del 1400 a seguito del Conte Pierotto d’Andrea da Ivrea e da esso discesero vari rami della famiglia che poi si trasferirono a Lucera nel corso del XVI sec e a Napoli nel XVIII sec.
Figlio di Carlo fu Nicola che fondò nel 1454 l’antico giuspatronato nella cattedrale di Troia con diritto di sepoltura e di suonare le campane a lutto per fatti inerenti alla casa Lombardo, diritto ancor oggi esercitato dai discendenti.
Fratello di Nicola fu Giacomo, che fu Vescovo di Troia dal 1438 al 1469.
Figlio di Nicola fu Ponziano che per mezzo, del suo valore rese Troia, città forte di Sito, a Ferrante d’Aragona, discacciandone gli Angioini. Per tal gesto di fedeltà alla casa d’Aragona egli ottenne la baronia di Castelluccio de Sauri con privilegio del 22 agosto 1462.
Da Ponziano discero i rami principali della famiglia:
Ramo primogenito (fiorente)
Baroni di Castelluccio de Sauri e poi di San Chirico aggregati nel 1694 al patriziato di Lucera
Ramo secondogenito (estinto nel 1711 con la morte di Antonio , IV marchese di Tufillo e gesuita)
Appartenne a questo ramo Ferrante Lombardo (+1594) che in brevissimo tempo accrebbe enormemente la fortuna della sua famiglia acquistando in poco tempo ben 6 città nella provincia di Capitanata con titolo baronale (Roseto, Apricena, Casalnuovo, Monterotaro, Troia, Gambatesa) e su Gambatesa ottenne poi il titolo di conte con Privilegio di Filippo II nel 1592.
Da lui discesero anche i Marchesi di Roseto e Tufillo.
Ramo Terzogenito , a cui appartenne Antonio Lombardo , figlio di Raffaello II Barone di Castelluccio dei Sauri nel 1469, che nel 1530 ottenne la castellania di Lucera, i suoi discendenti da Troia si trasferirono a Casal bore e poi nel XVIII sec. a Lucera dove ecificarono un palazzo in piazza Duomo e una cappella nella chiesa del Carmine. Furono aggregati al patriziato di Lucera nel 1755.
Ramo di Ginevra
Cesare , che secondo Filiberto Campanile, era il figlio terzogenito di Ponziano I barone di Castelluccio de Sauri, si trasfeti' nel Cilento e da suo figlio Teodoro nacquero Cesare e Marcantonio Lombardo che si trasferirono a Ginevra nella prima metà del XVI secolo, dando origine a quella famiglia Lombardo poi Lombard che fondo la Banca Lombard poi Lombard Odier.
Personaggi illustri
Omaco Lombardo, fedele a Carlo III di Durazzo ottenne da lui le baronie di Trevico e Flumeri il 2 dicembre 1384.
Giacomo Lombardo, vescovo di Troia (†1469), fece rifare la campana grande della Cattedrale e dotò il tesoro di argenti e mitre.
Natolo Lombardo, dottore in utroque iure a Padova nel 1460, vescovo di Bovino (†1477). Secondo l’Ughelli, autore di un miracolo beneficiò la diocesi con molti argenti.
Ponziano Lombardo, barone di Castelluccio dei Sauri dal 22 agosto 1462, militare al servizio degli Aragona, sollevò la popolazione di Troia contro gli Angioini e rese la Città a Ferrante d’Aragona che per questa vittoria della battaglia di Troia divenne padrone del regno.
Brunoro I Lombardo, capitano nei regi eserciti e governatore degli Abruzzi nel 1499.
Can. Giovan Francesco Lombardo (vivente tra il 1561 e 1567) era del ramo dei baroni di Castelluccio dei Sauri, canonico e insigne teologo al seguito del Cardinal Seripando nel 1561 al Concilio di Trento, in seguito fu anche il teologo dei cardinali Alfonso e Mario Carafa nel 1565 e 1567.
Ferrante Lombardo (Troia 1531 c.a. - ivi 10 marzo 1594) figlio di Brunoro e Imperia de Baldiis, percettore delle entrate della Regia Dogana delle Pecore di Foggia nel 1590, I conte di Gambatesa dal 1592, Barone di Roseto, Barone di Troia, Barone di Casalnuovo, Barone di Monterotaro, Barone di Apricena, sposò Antonella de Gemmis figlia del facoltoso banchiere Giovanni Berardino. Edificò il palazzo Lombardo di Troia oggi casa di riposo San Giovanni e quello di Lucera in via Scassa.
Marc’antonio Lombardo, figlio secondo genito di Ferrante e di Antonella de Gemmis, II barone di Roseto, per la sua fedeltà agli Aragona ottenne con privilegio del 1603 il titolo di marchese di Roseto, istituì la fiera di Roseto, e approvò i nuovi statuti della città. Sposò Geronima Pignatelli dei baroni di Tufillo.
Francesco Lombardo Pignatelli (1591/93 - Napoli 1653 di peste) II marchese di Roseto e I Marchese di Tufillo dal 13 giugno 1627. Figlio di Marc’antonio e Geronima Pignatelli, fu adottato dallo zio Camillo Pignatelli barone di Tufillo, ereditò il feudo e aggiunse arma e cognome dei Pignatelli. In pochi decenni dissipò un enorme patrimonio di feudi, palazzi e terre che ereditava dall'avo Ferrante.
Francesca Lombardo ( † a Napoli 13 feb 1666, sepolta al Gesù Nuovo poi a San Giacomo) figlia di Brunoro II e di Isabella di Tocco dei baroni di Balsorano e San Marco la Catola, patrizia Napoletana, III contessa di Gambatesa dal 1596 e I contessa di Miano e Mianello dal 1631. Si sposò in prime nozze con Innigo Pappacoda dei Marchesi di Pisciotta ed in seconde con Il Capitano Antonio Mendoza y Alarcon dei marchesi della Valle Siciliana, fu gran benefattrice del Pio Monte della Misericordia di Napoli.
Felice I Lombardo ( Lucera 27 agosto 1682 †ivi 4 dicembre 1755) figlio di Domenico, patrizio di Lucera e di Angela Belvedere dei Baroni di Sternatia, Zullino etc, I barone di San Chirico dal 28 Maggio 1727 per Regio Assenso di SMI Carlo VI d'Asburgo, patrizio di Lucera, sposa per procura a Napoli Maria Vittoria de Gennaro, patrizia Napoletana figlia di Francesco e Geronima Pagano. Insieme al fratello Giuseppe accrebbe e consolidò il patrimonio di famiglia, completando il palazzo di Strada Grande (cso Garibaldi) a Lucera e la cappella di Sant’Antonio dentro la chiesa di San Francesco, a Foggia riedificò dopo il terremoto nel 1731 il Palazzo Lombardo al Pozzo Rotondo.
Fra’ Ferrante Lombardo (Lucera 1686 - 1715) figlio di Domenico e Angela Belvedere, Cavaliere di Giustizia del Sovrano Militare Ordine di Malta, ricevuto nel priorato di Barletta nel 1704, nominato capitano di milizie maltesi nel 1708 e comandante il presidio di Casal Lia (Malta).
Suor Elena Lombardo Badessa del Convento di San Benedetto di Troia nel 1741, figlia di Domenico e Angela Belvedere.
Suor Anna Maria Lombardo ( Lucera 1695 - 17...) Badessa del Convento di San Benedetto di Troia nel 1750, figlia di Domenico e Angela Belvedere.
Fra’ Antonio Lombardo (Lucera 1722 - Napoli 1797) figlio di Felice barone di San Chirico e di Maria Vittoria de Gennaro, Cavaliere di Giustizia del Sovrano Militare Ordine di Malta, ricevuto nel priorato di Barletta nel 1739, commendatore di San Giacomo di Norcia nel 1777 e di Crotone nel 1791, colonnello del Reggimento Messapi di SM il re di Napoli. Fu valoroso militare e cavaliere di Malta, amministrò le commende Melitensi assegnategli con profitto, scrisse nel 1797 una relazione sulla nobiltà della città di Scala.
Domenico Lombardo (Lucera 1730 - 1778). Abate e avvocato, figlio di Antonio e Caterina Bonghi. Prese laurea in utroque iure nel 1747 all'università la Sapienza a Roma, fu celebre avvocato, numismatico ed erudito. Membro dell'Accademia dell'Arcadia con il nome di Aristo Belleminio sopraintendente della Real Arciconfraternita di San Giuseppe dei Nudi nel 1760. Grande collezionista di monete e documenti antichi che per un eccesso di collera distrusse qualche anno prima di morire. Diede alle stampe molte opere di storia e archeologia tra cui:
Schediasma de columnis quibusdam novissime Luceriae detectis, Napoli 1748
Diatriba de Luceriae nomine, ac conditore, Napoli 1748
De colonia lucerina epistola, Roma 1752
Gennaro Lombardo (Lucera 1734 - Foggia 1796) III barone di San Chirico e patrizio di Lucera, figlio di Felice barone di San Chirico e di Maria Vittoria de Gennaro, cavaliere di Giustizia nel Sovrano Militare Ordine di Malta in minore età, non fece la professione perché erede del fratello Ferrante morto improle. Maggiore del Reggimento Sannio, testimoniò a favore di un suo subalterno, il Capitano Solis Tria, nel divorzio con la moglie Eleonora de Fonseca Pimentel, fu pro-governatore di Capri nel 1755, fu d’istanza a Porto Longone nel 1772 e a Palermo nel 1774. Sposò a Porto Longone nel 1772 Giovanna Pinto figlia del colonnello Ingegnere Giovanni Battista Pinto dei Conti di Barri.
Felice II Lombardo (Palermo 1774 - Foggia 1828) figlio di Gennaro e Giovanna Pinto, IV barone di San Chirico dal 1796, patrizio di Lucera, percorse tutti i gradi dell'esercito murattiano e borbonico fino a Colonnello comandante la Real Accademia Militare (Nunziatella) nel 1814 e 1820. Cavalier del Real Ordine delle due Sicilie e del Real Ordine di San Giorgio della Riunione. Amante della musica commissionò un'operetta dal titolo Nina pazza per amore nel 1796, fu tra i soci fondatori dell’Accademia di dame e cavalieri di Napoli, circolo per nobili antesignano del circolo Unione. Liberale, prese parte attivamente alla Repubblica Partenopea del 1799 , durante la restaurazione fu esiliato come reo di stato in Francia fino al 1801 insieme al fratello Giuseppe. Nominato giudice speciale della corte militare nel 1807, scrisse un compendio militare sulla città dell'Aquila nel 1819 e pubblicò il manuale militare per le Due Sicilie nel 1812. Nel 1809 fu inviato nel distretto di Norcia con il compito di contrastare il brigantaggio e ivi purgò quella provincia. A causa delle sue idee liberali e del gioco che praticava frequentemente dissipò in soli 20 anni gran parte dei suoi beni alienando feudi e masserie e i palazzi di Lucera e Foggia. Sposò in prime nozze nel 1791 Teresa Caracciolo dei marchesi di Capriglia da cui si separò dopo pochi mesi creando un grande scandalo che obbligò il re a nominare il marchese Bisogni, il marchese Gargano e il marchese Cito quali giudici e arbitri per risolvere la questione. Sposò poi nel 1824 Clorinda Chiarini Cocchiarelli , sorella del Cavalier Giovanni Battista Chiarini che diede alle stampe la famosa opera “Notizie del bello e dell'antico e del curioso della città di Napoli” nel 1856. Ebbe 4 figli di cui un maschio Felice III. Morì a Foggia a palazzo Villani Marchesani. Fu sepolto a Napoli nella Chiesa dell’arciconfraternita dei nobili di Montecalvario.
Giuseppe Lombardo ( Napoli 1783 - Caserta 1838 colera). Figlio di Gennaro e Giovanna Pinto, colonnello Reggimento Abruzzi. Si diede giovanissimo alle armi, i genitori gli procacciarono il brevetto di primo tenente nel reggimento del principe di Leporano nel 1796. Fu liberale come il fratello Felice e patì l’esilio nel 1799 fino al 1802. Fece tutte le campagne napoleoniche, durante la battaglia di Lipsia fu decorato della legione d’onore, cavaliere del Real Ordine delle Due Sicilie e del Real Ordine di San Giorgio della riunione. Fu coinvolto nei moti costituzionali del 1820 e inviato a sedare la rivolta in Sicilia, compito che portò a termine con successo. Sposò nel 1824 a Napoli la nobile Clorinda Miceli da cui non ebbe figli. Morì a Caserta nel 1837 di colera e fu sepolto nel convento dei francescani di Santa Lucia a Napoli. Mariano d’Ayala ne riporta il necrologio nelle sue opere.
Francesco Saverio Lombardo (Napoli 1785+ ivi 1845). Colonnello dei Dragoni, figlio di Gennaro e Giovanna Pinto. Cavaliere di giustizia del Sovrano Militare Ordine di Malta. In minore età, paggio del Gran Maestro de Rohan nel 1790, paggio di re Ferdinando IV, allievo della Reale Accademia Militare di Napoli, percorse tutti i gradi militari fino a Colonnello, servi sotto l’esercito murattiano e quello borbonico. Partecipò alle campagne napoleoniche in Spagna e Portogallo ove si distinse a Madrid, Talavera, Medellin e Oporto. Cavaliere e Commendatore del Real Ordine delle due Sicilie e di San Giorgio della Riunione, Cavaliere del Real Ordine di Spagna, Cavaliere di San Ferdinando e del merito. Coinvolto nei moti costituzionali del 1820/21 fu prigioniero degli insorti a Nola aiutante di campo del generale Carascosa che gli negò uno squadrone per domare i ribelli. Fu inviato dal re a portare la costituzione ai ribelli costituzionali. Nel 1821 fu processato ma prosciolto dalla gran corte criminale per non aver partecipato ai moti ma bensì essere rimasto fedele al Re. Una sua biografia fu pubblicata dal marchese de Sterlich nel 1845 e dello stesso anno è il necrologio dato alle stampe da un suo compagno d’armi il tenente Oscar Mazzitelli. Morì a Napoli di idrocardia e fu sepolto al Cimitero Maggiore.
Carlo Lombardo ( Napoli 1869+ Milano 1959) figlio di Felice III e di Luigia Malvezzi, compositore ed editore musicale, Grand’Ufficiale della Corona d’Italia, fondò la Casa Editrice Musicale Lombardo a Milano, fu un famoso editore e compositore di operette, ebbe molto successo e molte ricchezze, fece erigere un palazzo a Milano in via Legnano nel 1926, comprò vaste tenute in Argentina. Nel 1910 sposò Ernesta de Fauveau figlia del nobile Alessandro, francese ma abitante a Firenze, nipote della famosa scultrice Félicie de Fauveau. Ebbe 8 figli.
Galleria d'immagini
Sarcofago di Ferrante Lombardo ( +1594) I conte di Gambatesa, museo diocesano Troia
Sepoltura del Calvaliere di Malta Fra' Ferrante Lombardo (+1715), Chiesa di San Francesco di Lucera
Stampa della città di Troia
Stampa della città di Lucera
Castello di Gambatesa
Statua del Sarcofago di Lombardo ( +1594) I conte di Gambatesa, museo diocesano Troia
Altare di patronato dei Lombardo di San Chirico nella chiesa di San Francesco a Lucera (1686)
Note
Beccia, N. (a cura di), Pietrantonio Rosso. Ristretto dell’Istoria della città di Troja e sua diocesi dall’origine delle medesime al 1584, 1987.
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