Onofrio del Grillo (Fabriano, 5 maggio 1714 – Fabriano, 6 gennaio 1787) è stato un alto dignitario pontificio, marchese di Santa Cristina e conte di Portula.
Onofrio del Grillo | |
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![]() (ritratto di anonimo) | |
Marchese di Santa Cristina e conte di Portula | |
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In carica | 1757-1787 |
Trattamento | Sua eccellenza illustrissima |
Nascita | Fabriano, 5 maggio 1714 |
Morte | Fabriano, 6 gennaio 1787 |
Sepoltura | Roma: Basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini |
Dinastia | del Grillo |
Padre | Bernardo Giacinto del Grillo |
Madre | Maria Virginia Possenti |
Coniuge | Faustina Capranica |
Figli | Maria Virginia |
Religione | Cattolicesimo |
Del Grillo | |
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Blasonatura | |
Di rosso alla banda d'argento caricata di un grillo nero posto in banda |
Appartenente ad un'aristocratica famiglia di origine genovese, trascorse la maggior parte della vita nella Roma papalina, ricoprì il ruolo di Cameriere segreto soprannumerario di cappa e spada di Sua Santità.[1]
Nacque a Fabriano da Bernardo Giacinto e Maria Virginia Possenti che, dopo di lui, ebbero Giuseppe e Caterina. Lo zio Bernardo II, fratello del padre, lo indusse a frequentare giurisprudenza presso l'università di Urbino, dove conseguì la laurea. La scomparsa della madre e la situazione economica familiare non florida gli imposero il trasferimento a Roma presso il suddetto congiunto, proprietario di un palazzo nel quartiere di Monte Cavallo. Morto lo zio nel 1757, essendo nominato da lui unico erede, divenne ricchissimo grazie all’importante eredità: fu ammesso nella Corte Pontificia dove svolse la funzione di Sediario e si rese celebre in Anticamera per il suo carattere eccentrico. Iscritto pertanto al patriziato romano, il papa Benedetto XIV gli conferì il rango di marchese di Santa Cristina (Gubbio) e conte di Portula.[2] Sempre nel 1757 sposò Faustina Capranica, la cui ricca dote fu da lui superficialmente dissipata in poco tempo. Due anni dopo nacque la figlia Maria Virginia che, in futuro, avrà come consorte Augusto Scarlatti:[2] era l'ultima della famiglia che si estinguerà con Giuliano (1824-1892) nei Capranica del Grillo, la cui discendenza è rimasta fiorente.[3][4]
Le sue gesta e la fama dei suoi colossali scherzi si diffusero in tutta Roma e furono notevolmente ampliate dalla voce popolare che probabilmente fuse episodi attribuibili a diversi membri della famiglia. Ritiratosi in età avanzata nella città natale, acquistò e fece restaurare nel 1771 una grande villa con parco, ancora esistente, dove trascorse l'ultimo periodo della vita. In quello stesso anno ricoprì nell’Urbe la prestigiosa carica civica di Priore dei Caporioni e due anni più tardi divenne Conservatore. Morì a Fabriano, a 73 anni, nella sua residenza estiva,[5] ma la sua salma è sepolta nella basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini (navata destra, prima cappella) a Roma dove vennero celebrati solenni funerali alla presenza del Delegato papale.[6]
La famiglia Capranica del Grillo risiede tuttora in un sontuoso palazzo settecentesco collegato con un sovrappasso a un'adiacente torre medievale, nel cuore del centro storico dell'Urbe, nei pressi dei mercati di Traiano. La via dove è situato si chiama ancora salita del Grillo, così come il torrione: un suggestivo scorcio della vecchia Roma pontificia.[7]
Il personaggio storico è alla base della sceneggiatura fittizia del film Il marchese del Grillo di Mario Monicelli, interpretato da Alberto Sordi nel 1981.
Altri progetti
Predecessore | Marchese di Santa Cristina e conte di Portula | Successore | ![]() |
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il titolo gli fu conferito dal Papa | 1757 - 1787 | Augusto Scarlatti del Grillo |
Controllo di autorità | VIAF (EN) 304918749 · ISNI (EN) 0000 0004 1644 8408 · BAV 495/63318 |
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