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I Parisi (o Parisio) sono una nobile famiglia italiana, originaria della Francia e stabilitasi in Sicilia e Calabria sotto il regno Normanno.

Stemma della famiglia Parisio, conti di Aderno
Blasonatura
d’azzurro, a tre fasce d’oro, accompagnate nel capo da un giglio e da tre stelle, due tra la 1a e 2a, una nella punta bassa dello scudo, il tutto dello stesso.

Storia della dinastia


Le origini della famiglia non sono note, ma molti designano come originario fondatore della dinastia un certo Gualtiero Parisio, il quale fu governatore di Parigi prima dell'anno 1000[1]. È attesta la presenza di alcuni nobili discendenti a Cosenza, Napoli e Bologna. Dall'XI secolo al XV la famiglia è annoverata nell'aristocrazia di Messina, probabilmente giunta in Sicilia con l'avvento dei Normanni. Furono marchesi di Ogliastro, conti di Adernò, Avellino, Calatabiano e baroni di San Bartolomeo, Baresio, Carcicera, Chabuca o Chillari (Cellaro) o Mazallacar, Corte, Crucoli, Fiumefreddo, Franca, Cardonetto o Plana Montagna; inoltre, tennero il principato di Torrebruna.


Dinastia



Blasonatura


La famiglia dei Parisio ebbe diverse vicende dinastiche, numerosi rami cadetti e discendenze più o meno note; ciò portò allo sviluppo, nei secoli, di diversi blasoni e stemmi attribuiti a vari filoni dinastici che tuttavia sono riconducibili tutti al ramo principale - d'origini Normanne. Ad oggi si attestano almeno sei blasonature principali, tutte strettamente legate ai Parisio.


Conti di Adernò


D'azzurro, a tre fasce d'oro, accompagnate nel capo da un giglio e da tre stelle, due tra la 1a e 2a, una nella punta bassa dello scudo, il tutto dello stesso.


Ramo di Mineo e Lentini


D'azzurro, alla lancia posta in fascia accompagnata da tre teste di cavallo recise, le prime due nel capo affrontate miranti due gigli, la terza in punta, addestrata da un giglio, il tutto d'oro.


Ramo cosentino


D'azzurro, al castello merlato d'oro, aperto nel fianco destro, ed un braccio armato, impugnante una croce patente d'oro, sporgente dalla porta.


Ramo di San Bartolomeo


D'azzurro, alla gemella in banda, accompagnata in capo da un giglio sormontato da tre stelle di sei raggi male ordinate; in punta da una cometa posta in banda, il tutto d'oro.


Ramo di Messina


D'azzurro, a quattro bande d'oro, abbassate sotto la fascia in divisa sostenente un leone rivolto e coronato guardante una stella posta al secondo cantone, il tutto dello stesso.


Ramo Parisio


D'azzurro, alla fascia accompagnata in capo da due stelle ed in punta da un tronco d'albero sormontato da una stella, il tutto d'oro.


Note


  1. Antonio Mango di Casalgerardo, Nobiliario di Sicilia, Volume 2, Bologna 1970, p. 41
  2. Alessandro De Troia, Guglielmo de Parisio. Un esempio di successione feudale in Capitanata nella transizione svevo-angioina, in La Capitanata, Biblioteca Provinciale di Foggia, 2012.

Bibliografia



Voci correlate



Collegamenti esterni


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