Famiglia di presunta origine franca (secondo la tradizione sarebbe giunta in Italia al seguito di Carlo Magno[senzafonte]), si affermò a partire dal XIII secolo come feudataria del patriarca di Aquileia. Principale residenza della famiglia era il castello di Torrate, presso l'attuale frazione omonima nel comune di Chions.
Nel corso degli anni ricevettero altri territori e investiture anche da parte dei conti di Gorizia, dal vescovo di Concordia e dall'abate di Sesto al Reghena; in particolare nel 1340 ottennero in dono terre presso Orsago e Bibano da parte del patriarca di Aquileia, e nel 1511 venne riconosciuto loro il dominio completo su Villotta.
Con l'arrivo della Serenissima, le investiture e i domini aviti furono riconfermati e dal 1620 la famiglia poté sedere nel parlamento della Patria del Friuli. Nel 1699, inoltre, il feudo divenne contea e gli Sbrojavacca vennero iscritti nel Libro dei titolati con la qualifica di conti.
Sotto il Regno Lombardo-Veneto furono nuovamente confermati nobili, nel 1822.[2][3]
Residenze
Castello di Torrate.
Palazzo Sbrojavacca a Pordenone, di epoca rinascimentale.
Villa Sbrojavacca a Orsago, costruita nel XVII secolo su terreni donati alla famiglia dal patriarcato di Aquileia nell'anno 1340.
Villa Sbrojavacca a Gardigiano, originariamente Ca' Bonaparte, proprietà dei Perotto dalla seconda metà del XIX secolo e passata successivamente agli Sbrojavacca in seguito ad un matrimonio.
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