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Lo stemma dell'Abruzzo, regione italiana a statuto ordinario, è stato ufficializzato prima con la legge regionale n. 26 del 22 luglio 1986[2] e poi con la legge regionale n. 13 del 29 luglio 2022[1].

Stemma della Regione Abruzzo
Stemma dell'Abruzzo
Blasonatura
«Lo stemma della Regione Abruzzo [...] è composto da uno scudo sannitico interzato in sbarra d'argento, di verde e d'azzurro, sul quale è posto il "Guerriero di Capestrano". I tre colori rappresentano, nell'ordine, le cime innevate del Gran Sasso, della Maiella, del Sirente, del Velino e dei contrafforti appenninici, i boschi, le colline ed il Mar Adriatico.»[1]

Storia


Dal 1273 al 1860 l'Abruzzo era diviso in due regioni amministrative, chiamate giustizierati, ciascuno con un proprio stemma[3]. Lo stemma dell'Abruzzo Citra presentava «una testa di cignale, con un giogo rosso, in campo d'oro»[3]. Secondo l'ipotesi formulata da Scipione Mazzella, lo stemma dell'Abruzzo Citra potrebbe richiamare la battaglia delle Forche Caudine: la testa di cinghiale rappresenterebbe la ferocia dei romani, mentre il giogo sarebbe, invece, un chiaro riferimento all'umiliazione subita da costoro in seguito alla sconfitta[3]. Lo stemma dell'Abruzzo Ultra rappresentava invece «un'Aquila bianca coronata, assisa sopra di tre monti d'oro, in campo azzurro»[4]. I tre monti d'oro rappresentano la ricchezza del territorio, mentre l'aquila potrebbe essere un riferimento alle insegne militari sottratte in battaglia ai romani oppure potrebbe simboleggiare la città dell'Aquila, capoluogo della provincia[4].

Lo stemma in uso fu adottato con la legge regionale n. 26 del 22 luglio 1986[2]. Nella seduta del 5 luglio 2022, il Consiglio regionale dell'Abruzzo ha approvato all'unanimità la legge che istituisce un nuovo stemma per la Regione[5]. La principale novità è l'inserimento dell'effige del "Guerriero di Capestrano", che si sovrappone allo scudo sannitico già presente nel vecchio stemma[5]. È l'articolo 2 della legge che dettaglia la nuova composizione grafica: «I tre colori (argento, verde e azzurro) rappresentano, nell'ordine, le cime innevate del Gran Sasso, della Maiella, del Sirente, del Velino e dei contrafforti appenninici, i boschi, le colline ed il Mar Adriatico. Al di sopra dello stemma è posta una corona d'oro, sormontata dalla denominazione "regione abruzzo" in lettere maiuscole d'oro. Sotto lo scudo è indicato il motto "Gentium Vel Fortissimarum Italiæ" in caratteri minuscoli»[5]. Ai sensi della legge regionale n. 13 del 29 luglio 2022, tale stemma è entrato in vigore il 30 luglio 2022[1].


Struttura


Lo stemma in uso dal 1986 è rappresentato da uno scudo sannitico, con bordatura color oro, su cui sono applicate tre fasce trasversali (interrato in sbarra, secondo l'araldica) di diversi colori[2]:

I tre colori sono disposti nell'ordine geografico che dalla montagna porta al mare[2]. Tale composizione è stata mantenuta nel nuovo stemma in vigore dal 30 luglio 2022[1], che presenta in più il "Guerriero di Capestrano" sopra le fasce interne allo scudo[5].


Note


  1. Speciale n. 107 del 29 luglio 2022, su bura.regione.abruzzo.it. URL consultato il 31 luglio 2022.
  2. Consiglio.regione.abruzzo.it.
  3. Mazzella (1601), p. 230.
  4. Mazzella (1601), p. 262.
  5. Sospiri su nuovo stemma Regione Abruzzo, su consiglio.regione.abruzzo.it. URL consultato il 10 luglio 2022.
  6. Giuseppe Gerola, Gli stemmi storici delle Regioni d'Italia (PDF), in La lettura, n. 5, Milano, Corriere della Sera, 1º maggio 1927, pp. 394-396. URL consultato il 5 ottobre 2022. Ospitato su araldicacivica.it.
  7. L.R. 29 luglio 2022, n. 13, su consiglio.regione.abruzzo.it. URL consultato il 13 agosto 2022.

Bibliografia



Collegamenti esterni


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