La bandiera dell'Impero russo (in russo Флаг Российской Империи, traslitterato Flag Rossiyskoy Imperii) fu la bandiera adottata dall'Impero Russo come bandiera di Stato dal 1697 al 1853 e dal 1914 al suo crollo, nel 1917.
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Secondo la teoria più accreditata lo Zar Pietro I ideò la bandiera ispirandosi al Tricolore Olandese[2], cambiandone però l'ordine dei colori con la concezione del mondo dell'epoca[3]: il rosso, in basso (il mondo fisico), al centro il blu (il cielo) e in alto il bianco (il divino).[4]
Questa bandiera fu inizialmente adottata come bandiera per la Marina Militare Russa[5], per poi essere sostituita da una bandiera bianca con una Croce di Sant'Andrea[5], acquisendo nel tempo lo status di bandiera nazionale[4].
Con il decreto di Pietro I del 20 gennaio 1705 che obbligava tutte le navi che transitavano sul Moscova, sul Volga e sulla Dvina ad issarla, divenne anche la bandiera della Marina Mercantile Russa[6].
Nel 1856, nonostante non fosse la bandiera ufficiale di Stato, venne issata in occasione della cerimonia della trattato di pace di Parigi nel 1856 al termine della Guerra di Crimea[4].
Nel 1858 lo Zar Alessandro II di Russia approvò come Bandiera di Stato una bandiera dalle stesse proporzioni di quella precedente, ma con i colori della Dinastia dei Romanov: (partendo dall'alto) Nero, Giallo e Bianco[5]. Questa bandiera, nonostante fosse la bandiera ufficiale di Stato, fu sempre surclassata dal più popolare tricolore e criticata perché molto simile alla bandiera dell'Impero austriaco.
Nel 1914 lo Zar Nicola II di Russia abolì definitivamente la bandiera di Alessandro II a favore del tricolore bianco, blu e rosso e a una nuova bandiera[5], creata attraverso un abbinamento dello stendardo imperiale e del tricolore. Secondo lo Zar questo avrebbe dovuto creare un legame tra lui e il popolo[5].